I nostri resoconti

Autore: Tommaso
Qualche giorno fa...la gita a Pisa!
Esatto, la "gita a Pisa"!
Fu la prima grande gita dell'anno.
Arrivammo a scuola senza grembiule, con lo zainetto e con una gran voglia di partire.
Notai immediatamente che i miei compagni erano molto meno vestiti di me e avvertii un timore: probabilemnte avrei avuto caldo.
Comunque, verso le 8:45 Stefano arrivò con il suo mega-pulmino e quindi partimmo.
Durante il viaggio mi riposai.
Dopo una quarantina di minuti di viaggio arrivammo alla stazione di San Rossore a Pisa. Ovviamente, senza la maestra Camilla, le maestre Carla & Anna erano perdute. E, di conseguenza, anche noi!
Girammo "mezza Pisa", chiedendo indicazioni e sostando, per poi cosa? Per ritornare alla Stazione di San Rossore e accorgerci che l'ingresso per le Navi Romane era proprio lì!!!!!!
Ma mancavano ancora 20 minuti all'apertura delle Navi Romane.
Allora mangiammo qualcosa e, dopo 20 minuti, il museo aprì.
Un ragazzo chiese alla maestra Carla di firmare una liberatoria, e lei la firmò.
Così entrammo.
La nostra guida, Annalisa, ci spiegò quali navi avevano trovato e come mettevano sul legno umido la "vetroresina" per far sì che il legno non si spezzasse; ci fece vedere il laboratorio di restauro e vari manufatti in vetrina.
Poi ci portò a vedere le vere Navi (capovolte) con il vetroresina, e anche la riproduzione di una nave.
Vedemmo addirittura il "calco" dello scheletro di un marinaio con il suo cane. Vedemmo poi le monete d'epoca e molte anfore.
Nonostante tutto io mi annoiai e stancai abbastanza.
Usciti dal Museo delle Navi Romane ci dirigemmo alla Piazza del Duomo o Piazza dei Miracoli.
Ci prendemmo un piccolo pezzo di prato, mangiammo (al sacco, ovviamente) e leggemmo alla maestra Anna metà del copione della nostra recita "Us and Them", ovvero "Noi e Loro".
Poi entrammo in un museo dove seguimmo un laboratorio di Multimedialità.
La nistra "guida", cioè colei che, col computer, proiettava varie immagini sullo schermo bianco, si chiamava Silvia.
Ci fece vedere la storia della Piazza dei Miracoli e parte della Storia di Pisa.
Dai simboli-animali della Cattedrale alle unghie del Diavolo, alla battaglia della Meloria che vide Pisa sconfitta dai Genovesi: io trovai tutto curioso, affascinante ed interessante, ma ero uno dei pochi a vederla così.
Uscito molto soddisfatto del laboratorio, andammo a visitare il Battistero.
Entrammo e ci rendemmo immediatamente conto della grandezza del Battistero di Pisa!
Dovevamo parlare mooooolto piano, visto che c'era una splendida eco.
Salimmo gli scalini per il piano superiore, ci affacciammo (qualcuno di noi aveva le vertigini) e vedemmo un signore che diceva le vocali, ed il suono, grazie all'eco, giungeva sino al soffitto.
Usciti dal Battistero ci dirigemmo verso la Cattedrale.
La Cattedrale era bellissima, c'erano dipinti e sculture fantastiche.
Io diedi 0,50 euro nella "scatolina" delle offerte della Chiesa.
Poi uscimmo anche dalla Cattedrale e, prima di andare via, guardammo (e contammo, ovviamente) le leggendarie Unghie del Diavolo!!!!
Come narra la leggenda, se le conti più volte non torna mai lo stesso numero. Infatti io e i miei amici le contammo ed a tutti tornò un numero diverso.
La maestra Camilla mi fece la foto del Piccolo Samurai, poi alcuni miei amici volevano a tutti i costi un souvenir, allora ci fermammo ad una bancarella.
Alcuni bimbi non sapevano cosa scegliere, e ci mettemmo 20 minuti. E allora....di volata verso la fermata dell'Auto-Bus!
Alessio S. si dimeticò lo zaino alla bancarella, la maestra Anna cadde per terra e si fece male; arrivati alla stazione la maestra Carla, per la fretta, cadde e si fece moooooooooltoooo male!!!
Comunque riuscimmo a prendere l'Auto-Bus del ritorno.

Autrice: Selene
Mercoledì, 18 aprile, insieme alla mia classe, siamo partiti da scuola con lo scuolabus, per andare in gita a Pisa.
Eravamo molto ansiosi e, per farci aumentare la tensione, Stefano si è fermato in un piccolo spiazzo a Lavaiano per farci vedere da vicino il nido che due cicogne hanno costruito su un traliccio dell'Enel.
Arrivati a Pisa, Stefano si è fermato davanti alla stazione di San Rossore e se ne è andato.
Noi bambini avevamo finito da un po' di fare merenda, la maestra Camilla non era ancora arrivata, ma, finalmente, dopo aver aspettato mezz'ora, è giunta.
Così, la maestra Carla è andata a firmare una liberatoria che prima ci aveva letto, per entrare a vedere le navi romane.
Lì abbiamo trovato l'archeologa, si chiama Annalisa, che ci ha spiegato in modo ampio come sono state scoperte la navi e le fasi di recupero, anche dei piccoli oggetti.
Siamo andati in piazza dei Miracoli, dove abbiamo mangiato tranquillamente e letto alla maestra Anna il copione della recita che non aveva ancora mai sentito.
Verso le 14:00, siamo andati al museo di multimedialità, che si affacia sulla piazza.
La guida ci ha fatto vedere delle pietre, di tipo diverso, con cui venivano costruiti i rosoni a mosaico, gli animali del bene : la tartaruga, il rinoceronte, e il grifone, e l'animale del male, il serpente.
Tutti questi si trovono incisi sulle porte della Cattedrale.
La Cattedrale è stata a costruita nel 1064, dentro vi si trova il pulpito, una struttura a parte, dove saliva l'oratore per fare i commenti sulle letture, composto da formelle convesse.
Il soffitto, invece, è a cassettoni, e nel centro vi è rappresentato lo stemma dei Medici.
Il Battistero, la cui costruzione è iniziata nel 1153, si trova a ovest, è dedicato a San Giovanni Battista. All'interno si trova un grande fonte battesimale.
CHE PECCATO!! La torre pendente l'abbiamo potuta ammirare soltanto dall'estreno. La sua costruzione ebbe inizio nel 1173, è formata da 8 piani, i primi 6 sono fatti con archi a sesto acuto, e nella torre campanaria ci sono 7 campane.
E' tardi, il pullman parte fra poco!!!
Così ci siamo avviati velocemente alla stazione del C.PT.
Noi però stavamo a "logorare" le maestre perché volevamo acquistare un ricordino, così ci siamo fermati ad una bancarella dove ognuno ha comprato un oggettino riguardante la città di Pisa.
Infine siamo arrivati ad deposito dei pullman a Perignano, dove erano ad aspettarci i genitori.